Alla scoperta del Pinot Grigio delle Venezie | Leonardo Da Vinci

Alla scoperta del Pinot Grigio delle Venezie

Alla scoperta del Pinot Grigio delle Venezie

Oltre a essere tra i vini più amati e conosciuti al mondo, il Pinot Grigio è, per volumi di esportazione, il primo vino italiano bianco fermo. Dei 67mila ettari mondiali vitati a Pinot Grigio, 31.360 si trovano in Italia, specialmente nell’area denominata “Venezie”, che ha dato vita alla creazione di una specifica denominazione di origine controllata – il Pinot Grigio delle Venezie DOC – e al relativo disciplinare di produzione.

Pinot Grigio delle Venezie DOC: storia e diffusione

Quella delle Venezie è una storia di geografia e di politica, specchio dell’Italia e dell’evoluzione di confini e culture. La dimostrazione che ai confini amministrativi spesso si sovrappongono quelli culturali preesistenti e immutabili, di frequente la si trova nei prodotti agronomici. Per esempio il vino, che travalica le barriere regionali e diventa coltura tipica di zone geografiche più estese.

Le Venezie sono storicamente tre: quella Euganea, quella Tridentina e quella Giulia. Territorio anche detto Triveneto. L’elemento cardine della storia vitivinicola delle Venezie è rappresentato dalla Repubblica di Venezia, le cui attività commerciali e agronomiche si estendevano dalle terre d’Istria alla Vallagarina trentina. Il Pinot Grigio delle Venezie DOC appartiene, dunque, alla macroarea “Delle Venezie”, un territorio che ha caratteristiche omogenee di microclima e geologia dei suoli, estendendosi su 3 regioni: il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia e la provincia autonoma di Trento.

Pinot Grigio delle Venezie DOC: disciplinare

Il Pinot Grigio delle Venezie doc ha un disciplinare che regolamenta la sua produzione in modo da puntare sulla sulla qualità, e definire i valori di riferimento per ogni fase produttiva. Il consorzio di tutela del Pinot Grigio delle Venezie doc si impegna a proteggere questo vino che ha l’85% della sua produzione nel territorio del Nordest italiano e rappresenta il 43% della produzione globale. Il Pinot grigio delle Venezie doc di Cantine Leonardo da Vinci viene prodotto nelle zone pianeggianti e collinari delle tre Venezie. Le uve sono vendemmiate manualmente e meccanicamente nel periodo di fine agosto; la vinificazione avviene con lieve pressatura e la fermentazione a temperatura controllata per sviluppare aromi fruttati e floreali mantenendo la classica nota fresca al palato, che rimanda alla polpa di pera e di melone. I profumi sono esaltati dalla freschezza e dalla sapidità al palato. Nell’insieme emerge una struttura ricca e morbida.

Il Pinot Grigio delle Venezie di Cantine Leonardo

Il Pinot Grigio è un vino profumato, fruttato e dalla grande struttura. È fresco e intenso e pieno di armonia. ll Pinot Grigio deriva da una mutazione gemmaria del Pinot Nero. Il colore delle uve è grigio tendente al rosa e dà origine a vini di colore paglierino e ramato. Il Pinot Grigio delle Venezie DOC di Cantine Leonardo da Vinci appartiene alla collezione Leonardo Da Vinci che si caratterizza per le etichette che riportano il disegno più famoso del Genio toscano, l’Uomo Vitruviano, simbolo dell’unione tra scienza e arte. L’esemplare originale del disegno dell’Uomo Vitruviano di Leonardo, realizzato a penna e inchiostro su carta, è conservato proprio a Venezia, nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampa delle Gallerie dell’Accademia.

Pinot Grigio: vino e abbinamento

Appartenendo a un’area geografia che lambisce il mare Adriatico e le Dolomiti, il Lago di Garda e le colline del Carso, il Pinot Grigio delle Venezie DOC, si abbina a innumerevoli prodotti locali e alla cucina della tradizione, se si pensa all’abbinamento tra cibi e vini tipici dello stesso territorio. Ottimo come aperitivo, il Pinot Grigio può accompagnare formaggi e affettati, così come frutti di mare. Ma anche risotti, baccalà mantecato, piatti a base di funghi, uova e carni bianche. Certamente parte del suo successo globale sta anche nella sua estrema versatilità che gli permette di accompagnare tutto il pasto e dialogare con cucine internazionali.