Il Codice Atlantico | Leonardo Da Vinci

Il codice Atlantico di Leonardo

Il codice Atlantico di Leonardo

Fortunatamente per noi, Leonardo aveva l’abitudine di scrivere, disegnare e appuntare ogni idea e intuizione su un taccuino. È grazie a tutti questi scritti e a questi fogli che oggi capiamo l’ampiezza della sua opera, la poliedricità del suo genio e la contemporaneità del suo pensiero.

La raccolta più grande e importante dei disegni e appunti di Leonardo da Vinci è il Codice Atlantico, e si compone di 1119 fogli e circa 1750 disegni autografi e poi progetti, annotazioni e studi che vanno dal 1478 all’anno della sua morte, il 1519. Il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci è conservato a Milano nella Biblioteca Ambrosiana.

Proprio in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, celebrato nel 2019, la Biblioteca Ambrosiana di Milano ha organizzato l’esposizione I segreti del Codice Atlantico. Leonardo all’Ambrosiana.

Oltre agli straordinari disegni di anatomia e agli studi sul corpo umano, nel Codice Atlantico troviamo preziosi appunti che ci svelano quanto Leonardo fosse interessato all’agronomia ed anche esperto di vino. In particolare riporta precise indicazioni sul consumo di vino risultando una specie di precursore del bere responsabilmente. Scrive infatti nel Codice Atlantico (foglio 213 verso): “E’l vin sia temperato, poco e spesso. Non fuor di pasto, né a stomaco vuoto”. Ciò vuol dire bere vino di alta qualità, evitando gli eccessi e durante i pasti. È da questa intuizione che Cantine Leonardo da Vinci ha ideato il Leonardo Geniale, un innovativo formato di vino – 187 ml – che rappresenta la quantità ideale per un consumo e un piacere “leonardiano”. Leonardo Geniale è pensato per chi vuole godere della piacevolezza di un buon vino, profumato e fragrante, nella giusta dose e con una pratica confezione, ideale per accompagnare ovunque ogni pasto. Il Codice Atlantico è più di tutto un viaggio nella formidabile mente di Leonardo, un tesoro inesauribile di ispirazioni: disegni preparatori delle sue opere, studi di matematica, astronomia, meccanica, riflessioni filosofiche e anche – come per il vino – indicazioni pratiche legate al vivere quotidiano.